IL PUNTO SULLA 20a GIORNATA DEL CAMPIONATO DI SERIE A

IL PUNTO SULLA 20a GIORNATA CAMPIONATO DI SERIE A


di ALESSANDRO SANSONI


Spunti interessanti dopo la prima giornata di ritorno del torneo di calcio di serie A. Iniziamo il nostro commento dal pareggio del Milan in casa del Lecce: 1-1 il finale. I rossoneri, sempre primi della classe con 41 punti, sembrano al momento, aver perso la giusta lucidità e non riescono più a ingranare la marcia giusta. Dopo lo scoppiettante pareggio casalingo rimediato la scorsa settimana in casa contro l'Udinese, i ragazzi di Allegri stavolta non riescono a fare bottino pieno in casa di un Lecce che, già nell'ultimo turno, è apparsa una squadra in grado di mettere in seria difficoltà chiunque. Dopo un primo tempo a reti inviolate, Ibrahimovic ad inizio ripresa aveva segnato una delle sue reti, illudendo non poco la sua squadra. Chi pensava ad una possibile goleada milanista, è stato subito disatteso. I giallorossi locali infatti, non si sono arresi e hanno sfiorato il pareggio già a metà tempo con un bolide di Jeda. Pari che si è concretizzato otto minuti prima del fischio finale, con una rete di bella fattura ad opera di Olivera. Il primo posto comunque per il Milan, resta ancora una solida garanzia. Chi gode del passo falso dei rossoneri, sono proprio i cugini dell'Inter che, dopo essere tornati dal Mondiale per Club (la vecchia Intercontinentale, ndr) con la coppa in mano, non si sono più fermati e, nella sfida interna contro il Bologna, hanno inanellato il quarto successo consecutivo. Un successo che la dice lunga su tutto l'andamento della sfida: il 4-1 finale rispecchia fedelmente una gara dove i felsinei non sono mai entrati in partita. Un invito a nozze per i nerazzurri che hanno letteralmente seppellito di reti i rossoblu: una doppietta del solito Eto'o, poi Stankovic e Milito, hanno permesso ai milanesi di prendersi tre punti d'oro. Sembra tornata quindi, l'Inter dello scorso anno, dopo un periodo di leggera crisi pre-natalizia. Da considerare il fatto che l'Inter avrà da recuperare due gare (Cesena e Fiorentina) e che potrebbe portarsi ancora di più a ridosso del Milan, a dispetto sesto posto attuale con 32 punti in carniere. Del passo falso del Milan non ne approfitta invece il Napoli che, in un San Paolo gremito in ogni ordine di posto, si fa bloccare sullo 0-0 da una buona Fiorentina. Un Napoli che dimostra di soffrire di alti e bassi frequenti: dopo il 3-0 rifilato alla Juventus, i partenopei, forse scesi in campo con la presunzione di avere già la vittoria in pugno, non hanno fatto i conti con una Fiorentina motivata. Cavani ad inizio gara poteva sbloccare il punteggio, poi i napoletani si sono come chiusi in difesa e hanno subito le pressioni della squadra viola, pericolosa a più ripresa con Donadel e De Silvestri e Ljaic. Un punto prezioso per la squadra gigliata, al cospetto di una grande compagine quale il Napoli. Napoli che viene raggiunto al secondo posto dalla Lazio, tornata al successo contro la Sampdoria (1-0) dopo il regalo fatto al Lecce la scorsa settimana nel giorno del compleanno della formazione capitolina: la rete che ha deciso l'incontro, porta la firma di Kozac allo scadere, un colpo di testa angolato a cui l'estremo difensore blucerchiato non ha potuto opporsi. Torna al successo anche la Roma in quel di Cesena, campo da sempre ostico per la compagine giallorossa: 1-0 il finale con rete alquanto rocambolesca maturata quasi allo scadere. Un'azione nata da Borriello che colpisce la traversa, Adriano ribatte prontamente con Antonioli che si supera, Simplicio recupera palla, crossa e Pellegrino insacca nella sua porta per il più sfortunato degli autogol. Fatto sta comunque che la Roma è tornata nei quartieri alti della classifica. Torna al successo, dopo due sconfitte consecutive, la Juventus ai danni del Bari, ma quanta fatica per i bianconeri trovare la via dei tre punti. I pugliesi, mai domi, avevano risposto bene alla rete iniziale della Juventus firmata dal solito ed instancabile Del Piero (la pennellata) su punizione, con un gol di Rudolf. Aquilani nella ripresa, ha salvato il risultato e ha permesso alla compagine torinese, di mettere nel sacco tre punti che vorrebbero dire al momento, zona Champions League. Genoa ed Udinese danno vita ad una partita ricca di emozioni e di reti: 2-4 per i friulani, segno evidente che quando gioca l'Udinese vale la pena pagare il prezzo del biglietto. Di Natale si conferma sempre di più scatenato, anche se la rete del successo in realtà porta la firma di Sanchez (la rete del 3-2), un gol arrivato in un momento in cui i liguri erano riusciti a raggiungere, a fatica, il pareggio. Schiuma di rabbia il Palermo e con la sua squadra il presidente Zamparini: al di là del netto successo del Cagliari (3-1), i rosanero contestano il direttore di gara per il primo gol dei sardi nato da un netto fuorigioco. Il presidente della compagine siciliana si è anche fatto sentire in Federazione dove chiederà al più presto spiegazioni sul perchè di certi trattamenti di sfavore da parte della classe arbitrale: non a caso, il Palermo è l'unica squadra che ancora non ha avuto un rigore a favore. Il Brescia ringrazia Bega e Diamanti, ma soprattutto un Parma rinunciatario e mai entrato in gara: 2-0 per i biancazzurri e piccolo passo verso la salvezza. Pari e patta infine fra Catania e Chievo (1-1): al rigore di Maxi Lopez ha risposto una mezza girata di Pellissier nella ripresa. Alla prossima e buon campionato a tutti...

grande ale

Ale sei un grandissimo!!! Bella Roba!!!
se ti ci scappa pensa anche a chi sta in serie B ovvero io con il Siena!!!